Al tuo funerale

08.12.2014 00:34


Ti sarà capitato almeno una volta o forse più, di vedere un morto giacente nella sua bara, e sentir dire a delle persone presenti le seguenti parole: “Egli o lei – sicuramente ha sofferto, ma ora sta meglio, sta in pace, non soffre più”. Queste parole sono giuste se, la persona deceduta ha accettato Cristo come suo Signore e Salvatore ed è nata di nuovo.

Paolo dice di un cristiano in 2 Cor. 5:6-8 : “noi dunque abbiamo confidanza e abbiamo molto più caro di partire dal corpo, e di andare ad abitare col Signore”.


Se una persona muore in una condizione spirituale negativa, i suoi problemi hanno inizio proprio in questo momento. L’anima di una persona lascia il corpo e, se questa è perduta, essa va direttamente all’inferno a bruciare per tutta l’eternità; “dove il verme non muore mai, e dove il fuoco è inestinguibile”. (Marco 9:44). Gli empi, tutte le genti che dimenticano Iddio, andranno all’inferno. (Salmo 9:17).

Ascoltiamo il grido che viene dall’inferno: “Or vi era un uomo ricco il quale vestiva di porpora e bisso e ogni giorno godeva splendidamente. Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose… or avvenne che il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo, e morì anche il ricco e fu sepolto. Ed essendo tormentato nell’inferno, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro nel suo seno. Ed egli gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro affinché intinga la punta del dito nell’acqua e mi rinfreschi la lingua; perché io sono tormentato in questa fiamma”. (Luca 16:19-24).

Possibilmente qualcuno guardando la faccia di questo ricco e come è stato preparato per il funerale, avrà detto che egli era in pace e non soffriva più. Quanto era sbagliato questo giudizio! Quante belle parole avranno detto guardandolo giacere senza vita, mentre la sua anima li vedeva dalla fossa dell’inferno.

Le vere sofferenze non finiscono con la morte per un perduto. Iniziano proprio lì. Dieci milioni di anni nell’eternità ed esso brucia ancora.

Se sei spiritualmente perduto e muori in questa condizione, allora sarai destinato a bruciare nell’inferno.

Puoi chiedere: che cosa devo fare per scampare al fuoco eterno? La risposta è la stessa che Gesù dette a Nicodemo: “In verità, in verità Io ti dico, che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. (Giov. 3:3)

Come sei nato fisicamente, così devi nascere spiritualmente per giungere alle porte del cielo. Gesù disse:“Io sono la Via…nessuno viene al Padre se non per Me”. (Giov. 14:6).

Non ti è promesso un altro giorno su questa terra. Domani può essere troppo tardi. Ora è tempo di fare qualcosa per le tue condizioni di perduto.

“Io ti ho esaudito nel tempo accettevole…, ecco, ora, il giorno della salute”. (2 Cor. 6:2). Mentre c’è questa vita nel tuo corpo, se non sei cristiano, ORA, IN QUESTO MOMENTO, pentiti dei tuoi peccati e chiedi a Gesù di venire nel tuo cuore e di salvare la tua anima. “Perché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato”. (Rom. 10:13). “Ma, a tutti coloro che L’hanno ricevuto, i quali credono nel Suo nome, Egli ha dato questa ragione, di essere fatti figlioli di Dio”. (Giov. 1:12).

La decisione è tua. Dove sarà la tua anima, mentre qualche religioso – un giorno – predicherà sopra di te al tuo funerale?