DIO DA QUELLA PROVA TIRERÁ FUORI IL MEGLIO,

17.10.2015 12:28

 

A VOLTE CI SONO DEI FIGLI DI DIO CHE SONO NELLA MALATTIA, È LA GENTE DEL MONDO PUÒ PENSARE CHE DIO STA PUNENDO QUEL SUO FIGLIO INFLIGGENDOGLI QUEL MALE, INVECE LA MALATTIA È INFLITTA DA SATANA, DIO PUÒ USARSI DI QUELLO CHE SATANA VUOL FARE PER RAFFORZARE IL CREDENTE NELLA FEDE..prendiamo per esempio giobbè, Dio ha detto a satana vai pure a provare il mio servo ma non toccare la sua vita.  Dio sapeva la fede di giobbe, ma Dio si è usato di satana per rafforzare giobbe nella sua fede, non per fargli male ma per il suo bene, nel frattempo la moglie di giobbe lo incitava a rinnegare Dio, e a maledirlo, ma la sua fede a resistito anche contro i cattivi consigli della moglie.. è Dio gli ha dato molto di più di ciò che aveva.. QUINDI QUANDO UNA MALATTIA CI COLPISCE CONTINUIAMO AD AVERE FIDUCIA IN DIO, PERCHE ANCHE SE LA PROVA E DURA, LA MALATTIA E BRUTTA , DIO DA QUELLA PROVA TIRERÁ FUORI IL MEGLIO, BASTA AVERE FIDUCIA IN LUI.

 

Un giorno i *figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro. Il Signore disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al Signore: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa». Il Signore disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male». Satana rispose al Signore: «È forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia». Il Signore disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona». E Satana si ritirò dalla presenza del Signore. Un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore, giunse a Giobbe un messaggero a dirgli: «I buoi stavano arando e le asine pascolavano là vicino, quand'ecco i Sabei sono piombati loro addosso e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, ha colpito le pecore e i servi, e li ha divorati; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I *Caldei hanno formato tre bande, si sono gettati sui cammelli e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I tuoi figli e le tue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore; ed ecco che un gran vento, venuto dall'altra parte del deserto, ha investito i quattro canti della casa, che è caduta sui giovani; essi sono morti; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». Allora Giobbe si alzò, si stracciò il mantello, si rase il capo, si prostrò a terra e adorò dicendo: «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra ; il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore». In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuí a Dio nessuna colpa.

Giobbe 1:6-22

Un giorno i *figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro a presentarsi davanti al Signore. Il Signore disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al Signore: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa». Il Signore disse a Satana: «Hai notato il mio servo *Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu mi abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo». Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle! L'uomo dà tutto quel che possiede per la sua vita; ma stendi un po' la tua mano, toccagli le ossa e la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia». Il Signore disse a Satana: «Ebbene, egli è in tuo potere; soltanto rispetta la sua vita». Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpí Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere. Sua moglie gli disse: «Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Dio, e muori!» Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?» In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.