Il nostro cuore è in opposizione a Dio?

03.10.2015 12:51

Il nostro cuore è in opposizione a Dio?

 

imageDio il Signore ci ha liberati dal peccato, dai legami di una vita precedentemente vissuta lontano da Lui, in un trascorrere inconsapevole.

 

Quando il Signore tocca il nostro cuore, ci impegniamo cristianamente in una conversione del nostro pensiero.
Comprendiamo che Dio esiste, che fa parte della nostra vita, che è in ogni cosa e che ha creato ogni cosa.
Egli ci chiede di ravvederci dalle modalità con cui abbiamo condotto la nostra vita, con un fine ben preciso. Il Signore guarda lontano e vede ancora più in là. Se la carne e le cose materiali, sono state la dominante del nostro percorso fino ad oggi, ora bisogna dare prevalenza allo spirito.
Dio il Signore ci apre una nuova Via, la Salvezza. A Lui appartengono la Grazia e la Misericordia e per tanto amore ha segnato per noi una nuova via ben visibile da seguire, Cristo.
 
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Se fossi un prigioniero, in catene ( e lo sono ) se fossi dietro le sbarre di uno sguardo, di un fragranza ingannatrice, di un tocco delicato, di parole  di menzogna, di un cuore che non passa oltre.
Se i limiti dell’anima mia fossero mura di carne e materia, cemento indistruttibile di una cella stretta e non avessi via.
Se pur lì rinchiuso, il Re emanasse  un decreto:
“ Liberate i prigionieri! … annunciatelo agli oppressi… I muri crollano, le sbarre non sono più, la tua ammenda è già pagata.
Puoi andare! … Ecco Sei libero!
 
Se pur con quel decreto in mano, senza più nulla di vano da scontare ( tranne il mio essere uomo ), Reso nullo il documento ostile, mi ritenessi ancora  impuro, colpevole. Aggrappato alla mia condanna non volessi uscire dalla mia cella, farei un gran torto al mio Signore.
Lo umilierei riducendolo al ruolo di suddito comune, (egli che di propria volontà annichilì se stesso) Re senza autorità di liberare, senza potere di infliggere condanna, giacché mi sono eletto  giudice di me stesso, rendendo nullo il suo editto e vana la sua maestà.
 
Egli che non si adira con il peccatore ma con il peccato, si dispiace e sa che trascorsi i giorni, terminato il tempo che ci è stato dato, sa che per giustizia suprema nessuna mano potrà più liberarci.
 
GIOVANNI
Cap. 11 verso …
32 Appena Maria fu giunta dov’era Gesù e l’ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli:” Signore se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”:
33 Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e disse:
34 “ Dove l’avete deposto?” Essi gli dissero  “ Signore vieni a vedere!”
35 Gesù pianse.
36 Perciò i Giudei dicevano:” Guarda come l’amava!”
 
LA SALVEZZA  E’ PER GRAZIA …  LA GRAZIA VIENE DALLA FEDE, LA FEDE DA UN CUORE VERO, UN CUORE VERO SI OTTIENE CON IL PERDONO, IL PERDONO E’ FRUTTO DELL’AMORE.
 
La porta è aperta, le mura abbattute ma io sto seduto in fondo alla cella, dalla finestra si apre una via senza più sbarre il cielo mi aspetta. Ma, … che sarà mai questa Salvezza?
 
Ora che sono stato liberato dal peccato, che ho creduto in Gesù Cristo cos’è che mi trattiene? Senso di colpa? Vergogna? No! È mancanza di perdono verso me stesso, non riesco a perdonarmi ciò che Dio mi ha perdonato, commettendo un altro grave peccato. Disconosco Dio è do’ autorità a chi mi ha incatenato.
 
Già ma che cos’è la Salvezza? Argomento non da poco. Tema antico, retorico per alcuni fondamentale per altri, da sempre ha diviso! Da chi o da cosa dobbiamo essere salvati?
… Ma che ti devi salvare? Direbbe un non-credente! La vita è qui adesso! … Tirati su le maniche,  datti da fare, Il paradiso e l’inferno sono qui ora!
… Ho sempre fatto del bene! Dirà il religioso… ho rispettato la legge e le leggi. Ho aiutato il mio prossimo, sono a posto con la mia coscienza., il paradiso certo mi aspetta. Queste ed altre mille considerazioni attraversano la mente dell’uomo che non  appoggia la propria  vita allo spirito.

 

Egli pensa di non aver nulla da preservare, o di provvedere in proprio. Nulla era prima di lui nulla sarà dopo di lui, ” e poi che ne so!” dirà: “ Se c’è qualcosa dopo, se esiste vita dopo la vita…si vedrà!.”

Come se ci fosse un seguito di cui occuparsene poi…comodo sarebbe; ma ciò che noi dobbiamo fare dobbiamo farlo ora per averlo poi.
Comodo sarebbe trovarsi un giorno davanti a Dio e dire:” Si! Ora so che ci sei, dimmi …che devo fare per ottenere la tua salvezza?.
 
Mi domando: “Quando mettete da parte qualche soldo o qualcosa per il futuro …siete certi che ci sarà un futuro? O siete solo certi che “potrebbe” esserci!” Abituati a usare ciò che ci occorre per la nostra vita materiale, cibo, denaro o quant’altro di tangibile, lo stipiamo per la bisogna. Ma, chissà se potremo poi utilizzarlo?
 
Ora nella Fede non è la stessa cosa? poiché avere fede è avere fiducia in una certezza che non si vede, mettiamo da parte qualcosa.
 
LETTERA AI ROMANI
Cap. I verso …
19 poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;
20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite  per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili,
21 perché pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato.
 
Dio il Signore attraverso lo Spirito Santo porterà a tutti la buona novella. Metterà in bocca a qualcheduno le giuste parole, il vangelo.
Farà in modo che nessuno resti privo di conoscenza, toccherà i cuori, agirà affinché qualcosa si smuova. Perchè a tutti sia manifesta la sua gloria  e non restino privi della Salvezza.
Allora vedremo  la Sua giustizia, si dichiarerà il giusto giudizio per ognuno e sapremo davvero cos’è l’eternità con il Signore.
 
ATTI
Cap. 26 versi …
12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l’autorità e l’incarico da parte dei capi dei sacerdoti,
13 a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio.
14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”.
15 Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perseguiti.
ROMANI
Cap. 10 verso …
9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
 
Ma a noi credenti, ai cristiani, a coloro che hanno ricevuto il vangelo, Cristo nella loro vita, a coloro che hanno detto. “ Si! Io credo che tu sei morto e risorto, che sei il figliolo di Dio, che hai dato la tua vita in sacrificio per gli uomini, che lo hai fatto con amore quando eravamo lontani da te”.
Chi  dirà a costoro che non è sempre così.
Chi ci dirà che esiste un aspetto formale della “SALVEZZA” Sono sicuro di essere libero? e come essere libero, faccio le scelte giuste? Cammino sulla giusta via?
Il mio cuore, quel cuore che ha creduto, che spera nella salvezza è un cuore vero? Perché se così non è, se avesse malizia e fosse doppio, ogni salvezza sarebbe vana.
Chi ci dirà che la Salvezza viene dal perdono, che per avere il perdono bisogna anche perdonarsi!.
 
MATTEO
Capitolo 18 verso …
21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse:” Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me?”. Fino a sette volte?
22 E Gesù a lui:” non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
 
Francesco Blabanò | Notizievangeliche.com
 
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