parla un musulmano convertito a cristo.

21.03.2015 08:58

 Il Dio "solare" dei cristiani; quello "lunare" del Corano

 La fede cambia il presente in modo profondo e significativo. In un'altra testimonianza riportata su Notre Dame de Kabylie, Mohammed Christophe, spiegando la sua conversione, sottolinea la sua nuova comprensione di Dio.

Il convertito si chiede: "Se il Dio del Corano è lo stesso di quello dei cristiani, perché io, Mohammed, sono divenuto Christophe?" E la risposta è "Avendo vissuto nell'islam, avendo praticato i suoi precetti, circondato da persone ancora oggi musulmane (la mia famiglia si definisce musulmana), io non cesso di essere abbagliato dalla scoperta del Vangelo. La luce che da esso emana può suggerire un paragone, che però suppone una premessa: chi vuol discutere del Dio dell'islam deve riferirsi al Corano. Ed ecco: se si rimpiazza la parola 'Dio' con quella di 'luce', quella del Corano è una luce lunare, quella del vangelo è una luce solare....

In effetti che Dio sia unico, creatore, o qualunque altro nome gli si attribuisca, si può ammetterlo. Ma se ci si ferma a questo postulato, non è necessario abbandonare l'islam per divenire cristiano. Ma Gesù è venuto per rivelare agli ebrei e poi a tutti gli uomini che 'Dio è vostro Padre; Dio vi ama e vi vuole con Lui per donarvi la Sua vita!'. A questo punto io non esito nemmeno un istante: accetto quest'offerta non una sola volta, ma anche due! Del resto io so che [l'offerta] che mi fa il Corano è di meritare forse (perché non c'è garanzia) un paradiso carnale e materialista (s.38, 50-52), tanto da farmi pensare più a una pubblicità di qualche luogo di vacanza e di ozio, sotto il sole dei tropici, ma non mi dà alcuna certezza di 'conoscere' il mio Dio e Signore!".

Mohammed Christophe fa poi un paragone fra la figura di Cristo e quella di Maometto: "E che dire del volto di Cristo e quello di Maometto? Basteranno due citazioni: Gesù (in Giov. 10,11) dice: ' Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la vita per le sue pecore'. Maometto (in s.33,47): O profeta! Ti è lecito sposare tutte le donne che hanno la dote; tutte le prigioniere che Dio ha messo nelle tue mani!'. Siamo seri: una cosa è dire ' Vi è un solo Dio per tutti'; altra cosa è dire che Egli si interessa a me, verme insignificante, fino a volermi 'divinizzare' in Gesù.... Questa è la rivelazione che mi ha chiamato!".

 Gesù, la libertà dell'uomo senza "sottomissione"

 Mohammed Christophe si sofferma poi sulle questioni dell'apostasia e sul seguire Cristo fino al rischio della morte:

"[Cristo domanda:] Sei pronto a seguirmi e a lasciare tutto per me? Quando si è ben compreso ciò che Gesù richiede per amore, si misurano tutte le difficoltà per rispondere a Lui in modo affermativo. E una cosa è dirgli 'sì' con le labbra; altra cosa è lasciare tutto per Lui. A noi che veniamo dall'islam ciò ha per conseguenza di rompere con il proprio passato, la propria famiglia e comunità, le proprie certezze morali o spirituali.

Lo so, è molto più semplice rimanere musulmani. Non prendendo alcuna posizione (Beh, in fondo abbiamo lo stesso Dio), le scuse sono numerose e facili per non operare questo abbandono, accettare questa trasformazione, morire a se stesso e seguire Gesù, [in] una conversione esigente che si compie solo con il suo aiuto. È il passo che il giovane ricco del Vangelo non ha voluto fare, perché almeno all'inizio, occorre il proprio libero consenso: Gesù non mi impone di 'sottomettermi'[islam], ma di amarlo in tutta libertà. Ed ecco ancora una grande differenza: Dio ci crea liberi o schiavi? A seconda della nostra risposta, Dio non diviene più lo stesso: in un caso io incorro nella punizione riservata agli apostati o agli empi; nell'altro io sono il figliol prodigo atteso dal padre, che chiama tutti i servitori non appena mi vede all'orizzonte. Lasciare l'islam è pericoloso, lo si fa a rischio della vita. E allora, cari fratelli e sorelle dell'occidente, accogliete e sostenete quelli che lo fanno....

Insisto: io non parlo del Dio dei musulmani, ma del Dio del Corano. I musulmani sono miei fratelli e forse domani saranno miei fratelli e sorelle in Cristo. E dagli anni '90 questa non è solo una speranza, ma una realtà che mi fa gioire e lodare il Signore: Alleluia! Gesù è venuto per salvare tutti gli uomini, anche i musulmani!".