Schiava del fumo, oggi libera… ma anche tu puoi smettere se vuoi!

07.12.2014 17:53

Schiava del fumo, oggi libera… ma anche tu puoi smettere se vuoi!

  TESTIMONIANZE    


Schiacciata nel tunnel vizioso del fumo, per ben 15 anni di dipendenza, oggi sono finalmente libera! impatto con la sigaretta e da allora iniziò la dipendenza. Pochi anni dopo mi sposai ma il fatto che io fumassi, non creava problemi, in quanto anche mio marito era fumatore. Durante la mia prima gravidanza il ginecologo mi consigliò almeno di ridurre ad un massimo di 8 sigarette al giorno, da quel momento cominciai a rendermi conto di quanto il vizio del fumo era incontrollabile.

Nonostante i miei sforzi ed il mio impegno questo vizio si rivelava sempre vincitore e così andai avanti per anni, sempre peggiorando.


Poi, un brutto giorno, capitò un avvenimento molto triste: ad un parente di mio marito gli diagnosticarono un cancro ai polmoni. Alcune volte mio marito accompagnava suo zio al centro tumori di Milano dove si sottoponeva alla chemioterapia e durante il tragitto lo zio diceva a mio marito di quanto era pentito per essersi lasciato dominare da questo vizio e che non avrebbe più fumato, purtroppo era troppo tardi per lui, perché dopo alcuni mesi morì.


Mio marito, molto toccato da questo evento triste e drammatico, prese la decisione di smettere di fumare, e ci riuscì, ma io continuai facendomi forza sull’esperienza di qualche anziano “superstite” e dicevo: “ma quello e quell’altro a 75 anni ancora fumano e stanno bene” e così andai avanti illudendo me stessa.


Dopo alcuni anni ci fu un altro avvenimento drammatico nella mia famiglia: diagnosticarono a mio padre un cancro ai polmoni. Andai al paese dove si trovava ricoverato e lo trovai magrissimo già paralizzato alle gambe e in stato traumatico.


Al ritorno ebbi un crollo e così affermai: “voglio smettere ma non so come farò“.


Durante questi anni io e mio marito ci eravamo convertiti al Signore ed anche mio padre nel letto di morte aveva riconosciuto Gesù come suo personale salvatore.


Parlai con il pastore della mia comunità del mio problema e così si organizzarono delle serate di preghiera. Poco dopo lo Spirito Santo si mise in azione, e la decisione di smettere di fumare divenne certezza nel mio cuore. Abbandonai completamente la sigaretta.


I primi giorni di astinenza non posso negare che portarono molta sofferenza e agitazione, ma sentivo anche l’approvazione del Signore che mi dava forza e consolazione, Gesù mi ha liberato da questa terribile schiavitù.


La preghiera non ha un effetto magico ne tanto meno miracoloso, ma il Signore conosce a fondo il nostro cuore ed i nostri più intimi pensieri, conosce persino quanti capelli abbiamo in testa, e quando con cuore umile e sincero chiediamo qualcosa a Lui, se rientra nella Sua volontà, Egli ci esaudisce.


Questo non è altro che il succo del mio racconto, ci sarebbero tanti episodi, ma la cosa più importante e che tu, lettore o lettrice, che hai il mio stesso problema e magari ci hai provato con il cerotto o hai fatto qualche seduta di psicoanalisi senza che siano serviti a niente, oggi puoi prendere una decisione incoraggiata da questa testimonianza.


Se non sei un credente, in questo momento piega le tue ginocchia e prega il Signore. Ti chiederai: cosa devo dirgli? Semplice: “Signore voglio darti il mio cuore!” e il Signore ti darà un cuore nuovo, una vita nuova, e un amore che nel mondo nessuno può darti.


O forse sei un credente che si vergogna di svelare questo segreto per paura del giudizio della fratellanza, sappi che il nostro timore deve essere solo verso il Signore, e se nonostante il nostro credo qualche vizio ci domina umiliamoci davanti al Signore e confessiamo i nostri peccati, Egli ci aiuterà.


Non lasciamoci coinvolgere in una religiosità esteriore fatta solo di belle apparenze, cercando di nascondere le nostre debolezze dietro il paravento di tante regole, dottrine e tradizioni umane, ma confidiamo nel Signore presentandogli i nostri difetti chiedendoGli: “Signore lavami con il tuo sangue prezioso” ed Egli ci purificherà e ci darà un cuore nuovo e ci farà liberi.


Lo so che anche tu c’hai provato almeno una volta…. ma oggi è il giorno della scelta! L’apostolo Paolo, anche non è ha vissuto questa dipendenza da fumo, descrisse così il combattimento interiore di chi vuole emanciparsi dalla schiavitù senza riuscirci: “il bene che voglio non lo faccio: ma il male che non voglio, quello faccio” e continuando a descrivere questo conflitto interiore di chi non conosce Gesù e non dimora in Lui: “Vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra”. Lo stesso apostolo, però, rassicurò: “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”.


E’ buono che tu sappia che a 12 ore dall’ultima sigaretta cuore e polmoni cominciano a ripararsi. I livelli d’ossido di carbonio e nicotina scendono rapidamente. Mentre accade questo l’organismo soffre ma “nella calma e nella fiducia starà la vostra forza” dice il Signore. Inoltre lo Spirito Santo annullerà miracolosamente ogni reazione e dolore dando il Suo aiuto, l’esperienza quotidiana delle varie conversioni nel mondo lo conferma. L’ unico modo per smettere di fumare è non fumare più. “Scegliete oggi a chi volete servire” è l’invito di Dio. Non si può servire a due padroni: o il Signore o la sigaretta. E la sigaretta è proprio un padrone: “Chi commette un peccato è schiavo del peccato. ” … “Perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto” ( II Pietro 2:19)


Nell’opera di salvezza che Gesù Cristo ha provveduta alla croce morendo per i peccatori, c’è anche la liberazione dal vizio del fumo: “perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte” (Rom. 8:2).


Nella salvezza si realizzerà che “il peccato non avrà più potere”. La prigionia del vizio del fumo verrà infranta e il peccato non regnerà più sul corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze.


“Ora liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna”.


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